L’assenza a lavoro a causa di malattia deve essere giustificata dal lavoratore attraverso un certificato medico. Ma entro quando deve essere inviato il certificato di malattia al datore di lavoro?
Assenza a lavoro per malattia
Partiamo dalle basi. Cosa si intende innanzitutto con il termine “malattia”?
Si intende una infermità temporanea che rende il lavoratore impossibilitato a svolgere le mansioni spettanti.
Inoltre, nel periodo di malattia il lavoratore gode di alcuni diritti e allo stesso tempo deve rispettare alcuni doveri.
Diritti del lavoratore in malattia
Il Codice Civile nell’Art. 2110 individua una serie di diritti spettanti al lavoratore nel periodo di malattia:
- Retribuzione dell’indennità di malattia
- Inclusione del periodo di assenza per malattia nel computo dell’anzianità di servizio (anche ai fini pensionistici)
- La conservazione del posto di lavoro per il periodo detto di comporto previsto dal contratto collettivo
Doveri del lavoratore in malattia
- Comunicare al datore di lavoro l’assenza
- Invio telematico del certificato di malattia
- Obbligo di reperibilità per l’eventuale verifica dello stato di malattia
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare che il lavoratore non si veda riconosciuta la retribuzione o indennità e subisca delle sanzioni disciplinari per assenza ingiustificata.
Il lavoratore è quindi tenuto a comunicare al datore di lavoro la propria assenza, inviando tempestivamente il certificato medico che attesti lo stato di malattia.
Ma quanto tempo ha a disposizione il lavoratore per l’invio del certificato di malattia?
Certificato di malattia: entro quando inviarlo?
Il certificato medico deve essere inviato al massimo entro 2 giorni: cioè quello relativo al primo giorno di assenza e quello successivo.
Il lavoratore deve recarsi dal proprio medico (o all’ospedale) per farsi visitare, farsi rilasciare il certificato medico attestante la malattia e accertarsi che sia inviato telematicamente all’INPS.
Infatti, per semplificare la comunicazione, è il medico curante che invia telematicamente all’INPS il certificato di diagnosi e l’attestazione riguardante inizio e durata presunta della malattia.
Che cos’è il PUC?
Sul certificato medico viene riportato il PUC (solitamente nella parte in alto).
Si tratta di un numero di protocollo univoco che consente di dimostrare la giusta causa della malattia e permette a datore di lavoro e INPS di verificare e monitorare qualsiasi evento legato al lavoratore.
Inserendo poi il PUC nel portale di consultazione INPS sarà possibile trovare, consultare e scaricare il certificato medico.
Il certificato di malattia deve quindi essere inviato entro 2 giorni. Ma cosa succede se questo obbligo non viene rispettato?
Certificato di malattia inviato in ritardo
L’invio del certificato di malattia successivamente al secondo giorno di malattia comporta la perdita del trattamento retributivo spettante.
L’INPS riconosce l’indennità soltanto dal giorno in cui il lavoratore si sottopone a visita medica.
C’è un però!
L’INPS, tuttavia, prevede la possibilità di riconoscere l’esistenza della malattia anche per il giorno precedente a quello del rilascio del certificato medico, a patto che su di esso sia riportata la dicitura: “dichiara di essere ammalato dal…”.
È importante ricordare che il ritardo dell’invio del certificato potrebbe comportare un licenziamento poiché quei giorni (senza certificato) risulterebbero come assenza ingiustificata.
Conclusioni
Per avere certezza sulle modalità di comunicazione della propria assenza per malattia, è sempre consigliato fare riferimento al CCNL di appartenenza e alle regole aziendali.
Per leggere nel dettaglio le regole disposte dal proprio CCNL di appartenenza è possibile consultare il portale dedicato.