Se stai cercando di avere maggiore chiarezza sui costi per il licenziamento di un dipendente, sei atterrato sul contenuto giusto.
In questo articolo troverai l’elenco delle spese e il calcolo che devi fare per comprendere l’impatto economico sulla tua azienda nel caso di un licenziamento.
Entriamo nel vivo di questa guida!
Qual è il costo per il licenziamento di un dipendente
Per prima cosa partiamo dal presupposto che è possibile licenziare solamente in alcune circostanza, come ad esempio:
- Il licenziamento per giusta causa, nel caso in cui il dipendente abbia arrecato dei danni evidenti all’azienda;
- Il licenziamento del dipendente per giustificato motivo soggettivo;
- Il licenziamento del dipendente per giustificato motivo oggettivo;
- Licenziamento ad nutum.
In ogni caso il datore di lavoro dovrà farsi carico del ticket di licenziamento, un esborso economico che finanzia l’erogazione della NASPI e cerca di disincentivare le pratiche di licenziamento.
Oltre a questo, nel caso in cui l’impresa debba sostituire il dipendente licenziato, anche il processo di recruiting e l’inserimento della nuova risorsa andrà a impattare sui conti dell’impresa.
Vediamo quindi come calcolare il ticket di licenziamento.
Il ticket di licenziamento
Il ticket di licenziamento è un contributo che aziende e datori di lavoro devono versare quando il rapporto di lavoro viene interrotto per volontà unilaterale dell’azienda.
Quindi è il costo effettivo che l’azienda deve sostenere in caso di un licenziamento.
Come detto, il ticket di licenziamento ha l’obiettivo di finanziare la NASPI e scoraggiare appunto i licenziamenti.
Per quali rapporti di lavoro è dovuto il ticket
Questo esborso è necessario per solamente nel caso vengano interrotti rapporti di lavoro a tempo indeterminato o apprendistato al termine del periodo formativo.
Nel caso in cui il rapporto di lavoro cessi per la scadenza del contratto di lavoro a tempo determinato invece l’azienda non dovrà pagare il ticket.
Ovviamente anche nel caso in cui il lavoratore si dimetta, anche per giusta causa, il datore di lavoro non ha nessun ticket a carico.
Come calcolare l’importo del ticket e quindi il costo di licenziamento di un dipendente
L’importo del ticket varia in caso di licenziamento individuale e di licenziamenti collettivi.
In caso di licenziamento individuale, il ticket si calcola moltiplicando il massimale mensile NASPI per 41%, moltiplicando il valore per ogni anno in cui il lavoratore è stato in servizio negli ultimi tre anni.
Vediamo un esempio pratico.
Se il lavoratore negli ultimi 3 anni è stato in forza all’interno dell’azienda il ticket si ottiene calcolando il 41% del massimale NASPI nel 2023 (1470,99€) e moltiplicandolo per 3 anni.
1.470,99€ x 41% = 603,11€
603,11€ x 3 anni = 1.809,33€
Ovviamente nel caso in cui il lavoratore abbia prestato servizio per meno di 3 anni, la cifra deve essere proporzionata all’anzianità reale del dipendente.
Per procedure di licenziamento collettivo avviate successivamente al 20.10.2017, l’aliquota è stata elevata all’82%.
Quindi il costo del ticket per il licenziamento di un dipendente è praticamente il doppio rispetto al caso di licenziamento individuale.
Altri costi per il licenziamento di un dipendente
Come detto, il ticket potrebbe non essere l’unico costo di cui l’impresa deve farsi carico in caso di licenziamento di un dipendente.
Infatti, in questa fase il datore di lavoro deve conguagliare tutte le ferie e/o permessi non goduti dal lavoratore, oltre che liquidare il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) accumulato dal dipendente.
Stimare delle cifre in questo caso è veramente complesso.
In base alle policy aziendali, il dipendente potrebbe avere poche ferie e permessi arretrati. Di conseguenza questa spesa potrebbe aggirarsi intorno a qualche centinaio di euro.
Il TFR, nel caso in cui venga gestito dall’azienda, invece può essere calcolato dividendo la RAL (reddito annuo lordo) per 13,5, andando poi a moltiplicare il risultato per gli anni di servizio.
RAL/13,5 x anni servizio = TFR
Ad esempio, un dipendente con una ral da 25.000€ annui e 5 anni di servizio avrà accumulato un TFR di circa 9300€.
In conclusione
Il licenziamento di un dipendente può portare diversi costi al datore di lavoro. In questo articolo abbiamo evidenziato le tre principali voci di costo da tenere in considerazione:
- Ticket di licenziamento;
- Ricerca e selezione nuovo personale;
- TFR, ferie e permessi arretrati.
Tutte voci da prendere in considerazione prima di procedere al licenziamento.