Negli ultimi anni si sente parlare di welfare aziendale molto spesso. Ma qual è il significato di welfare aziendale, che cos’è il welfare aziendale e come funziona?
In questo breve articolo scopriremo il welfare aziendale, come realizzarlo e quali sono i vantaggi che porta alle aziende e ai dipendenti.
Welfare aziendale cos’è
In un precedente articolo abbiamo già definito il significato di welfare aziendale.
Semplicemente con welfare aziendale si intendono quei servizi e quelle iniziative che il datore di lavoro mette a disposizione dei propri dipendenti per migliorare la qualità di vita nell’ambiente professionale e nella sfera privata dei dipendenti stessi.
Così facendo l’azienda assume un ruolo decisamente importante nel favorire il work life balance del lavoratore, valorizzando così il suo tempo libero e della famiglia.
Le iniziative, le soluzioni, i piani che l’azienda può mettere in atto per favorire il benessere dei propri lavoratori sono molteplici. Si parla di rimborsi delle spese sostenute dal lavoratore, erogazione di servizi in anticipo, benefit aziendali, ma anche buoni pasto, incentivi per la mobilità sostenibile e così via. E per ultimo, perché negli ultimi anni lo sta diventando davvero, anche lo smart working è considerato un benefit aziendale.
Proprio perché le iniziative da prendere in carico sono di varia natura, non è possibile dare una definizione unica al welfare aziendale. Ciò che però è chiaro è l’obiettivo del welfare: migliorare il benessere e la salute dei dipendenti. Poi ogni azienda lo applicherà come meglio crede nelle proprie possibilità.
I vantaggi del welfare aziendale
Essere attenti alla salute, al benessere, alla qualità di vita dei propri collaboratori è un fattore che l’azienda deve tenere bene in mente, perché questo incide fortemente sulla produttività e sulla crescita del business.
L’introduzione di piani welfare pertanto porta vantaggi e benefici sia a tutti i lavoratori dipendenti che alla stessa azienda. E questi possono essere sia di natura umana che di natura economica.
Vediamo insieme il perché.
Piano welfare: vantaggi per i dipendenti
Per quanto riguarda i collaboratori il piano welfare può sicuramente integrare il reddito, così da ridurre il divario salariale di genere. Non solo, porta con sé un benessere psicofisico che non può altro che motivare i lavoratori, facendoli sentire sempre più apprezzati, fidelizzandoli all’azienda, e migliorando così il clima aziendale.
Abbiamo già citato l’aumento del potere di acquisto, ma il welfare aziendale porta vantaggi importanti che non si limitano al solo supporto economico. Altri benefici sicuramente apprezzati sono il supporto al cosiddetto work-life balance, la conciliazione tra lavoro e vita privata, ottenibili con una pianificazione delle attività efficaci e orari flessibili.
Così facendo lo stress dei dipendenti si ridurrà e gli obiettivi verranno raggiunti con maggiore facilità.
Piano welfare: vantaggi per le aziende
I benefici per i lavoratori, come conseguenza naturale, si riflettono sull’azienda, migliorando le performance aziendali e aumentando la produttività. Ma i vantaggi per le aziende non si fermano qui.
Con piani welfare ad hoc diventa più semplice attrarre e trattenere talenti, riducendo il turnover, contenendo i costi per la formazione e per l’inserimento di neoassunti.
Inoltre si vede anche la diminuzione del fenomeno dell’assenteismo.
Per le aziende inoltre i vantaggi sono anche fiscali. Queste somme e valori erogate ai dipendenti non vanno a concorrere alla formazione del reddito, e sono deducibili per il datore di lavoro ai fini IRES.
Come realizzare un piano di welfare aziendale
Per prima cosa è importante che l’azienda analizzi in maniera precisa e chiara i costi e gli investimenti che può sostenere per finalizzare il piano welfare.
Parallelamente, e non di minore importanza rispetto all’analisi finanziaria, è necessario capire e valutare i bisogni dei lavoratori. Ascoltare le loro esigenze è la via migliore per proporre loro le giuste iniziative per migliorare il loro benessere.
Questo è possibile farlo sia parlo individualmente con ogni dipendente, sia coinvolgendoli in maniera attiva durante la redazione del piano welfare.
Il secondo step importante è la progettazione del catalogo dei benefit rivolti al dipendente. Questo può essere consegnato ai dipendenti attraverso una piattaforma web integrata con i servizi aziendali. Ad esempio Well Work è una piattaforma di erogazione piani welfare che riesce a radunare numerosi fornitori in base ai benefit che vogliono essere offerti ai collaboratori.
Quali siano i servizi, i benefit, i premi da inserire è una scelta aziendale, legata molto al primo step, quello di capire le possibilità di investimento e i reali bisogni dei propri collaboratori.
Solo così il datore di lavoro è in grado di realizzare un piano welfare che sia apprezzato dai dipendenti, magari con il supporto di un consulente di una di queste piattaforme che erogano servizi welfare.
Alcuni spunti per migliorare la vita lavorativa e privata dei lavoratori possono essere:
- Riconoscimento degli sforzi tramite premi;
- Introduzione degli orari flessibili;
- La mobilità sostenibile;
- Attività volte al supporto della famiglia;
- Contributo ad una dieta sana e bilanciata;
- Erogazione di buoni pasto;
- E così via.
Conclusione
In questo articolo abbiamo visto come il benessere dei dipendenti e dell’azienda sia un obiettivo da raggiungere. Questo è possibile farlo attraverso la predisposizione di una serie di iniziative e soluzioni raccolte in un piano welfare personalizzato.
Così facendo i dipendenti ne trarranno beneficio nelle prestazioni lavorative e nella sfera privata, ritagliando più tempo e attenzioni per la propria famiglia. Mentre l’azienda ne beneficerà attraverso importanti vantaggi fiscali, oltre che nella motivazione, retention e produttività dei propri collaboratori.
Se ancora nella tua azienda non sono previsti piani di welfare forse è il caso di approfondire un po’ ed iniziare seriamente a pensare al benessere dei propri lavoratori.
